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1) Dizion. 4° Ed. .
DITO,
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DITO,
Definiz: e nel numero del più DITI, e DITA. Uno de' cinque membretti, che derivano dalla mano, e dal piè. Lat. digitus. Gr.δάκτυλος.
Esempio: Bocc. nov. 11. 5. Martellino si storse in guisa le mani, le dita, e le braccia ec. che fiera cosa pareva a vedere.
Esempio: E Bocc. num. 7. Cominciò ec. a far sembiante di distendere l'uno de' diti.
Esempio: Dant. Purg. 5. Quando diretro a me drizzando il dito Una gridò ec.
Esempio: E Dan. Par. 28. Se li tuo' diti non son a tal modo Sufficienti non è maraviglia.
Esempio: Fir. As. 118. Attoniti per la indicibile leggiadría, mettendosi la man destra col dito grosso sotto a quelli due, che gli surgono a canto ec. religiosamente l'adoravano.
Esempio: Cas. lett. 73. Non ti posso scriver più a lungo, che mi doglion le dita.
Esempio: Red. esp. nat. 24. Quindi alzando i due diti indici verso il cielo, reggeva nelle due estremità di quelli l'elsa della spada.
Definiz: §. I. Per Misura della larghezza d'un dito.
Esempio: M. V. 8. 65. Con un nastro d'oro largo quattro dita.
Esempio: Bern. Orl. 3. 3. 12. Essendoli vicino a men d'un dito, In altro scontro Aquilante s'intoppa.
Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 154. Abbiamo un dito di regno, e tienlo un barbogio (quì per iperbole.)
Esempio: Red. Ditir. 36. E se a sorte alcun de' miei Fosse mai cotanto ardito, Che bevessene un sol dito, Di mia man lo strozzerei.
Definiz: §. III. Per similit.
Esempio: Libr. Astrol. Scrivi nella prima parte, che si tiene col diametro, che esce coll'orizzonte, uno; e nella seconda, due; e nella terza, tre; e così ancora andrai scrivendo, tantochè compili dodici. E catuna di queste parti si chiama dito; e poscia parti catun dito di loro in quante parti puoi, e segnale nel secondo spazio, il quale è più stretto. E questi diti si chiamano li diti dell'ombra ritornata, ovvero rivolta.
Definiz: §. IV. Mostrare alcuno a dito, vale Dirizzare il dito, accennando verso alcuno, che meriti d'esser notato; e si piglia per lo più in cattiva parte. Lat. digito monstrare. Gr. σκημαλιξειν σκιμαλίζειν.
Esempio: Bocc. nov. 74. 15. Egli non poteva mai andar per via, ch'egli non fosse da' fanciulli mostrato a dito.
Esempio: Petr. canz. 22. 6. E nell'alma dipinto i' sare' udito, E mostratone a dito.
Esempio: E Petr. cap. 12. E vedrassi ove, Amor, tu mi legasti, Ond'io a dito ne sarò mostrato.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E dicevano insieme: egli è colui, ch'egli ci mostrò a dito, e disse: ecco l'agnello di Dio.
Esempio: Com. Purg. 13. Dimostrativamente risponde Dante, quasi a dito mostrando Vergilio.
Esempio: Rim. ant. inc. 116. Poneasi in sulla testa La ghirlandetta, che sì ben le stava, Che l'una all'altra a dito la mostrava.
Esempio: Bern. Orl. 2. 16. 48. Chi resterà di quà, sarà schernito, E da fanciu' per via mostrato a dito.
Definiz: §. V. Legarsela al dito: vale Imprimersi bene alcuna cosa nella memoria; detto da quel segno, o filo, che si lega, o mette talvolta al dito per ricordanza d'alcuna cosa. Lat. altâ mente reponere, Virg. v. il cap. 7. de' proverbj di Salomone, d'onde par, che tragga l'origine.
Esempio: Morg. 22. 19. Ma sia che vuole; al dito legherati, Ch'io nacqui per punire i tuo' peccati.
Esempio: Burch. 2. 71. Legati questo al dito, e ben l'annoda.
Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Io ti protesto, tienlo a mente, e legatelo al dito.
Esempio: Libr. son. 7. Legati prima al dito, Che s'io piglio più penna, ec.
Definiz: §. VI. Legarsela, o Allacciarsela al dito, vale Altresì Determinare di vendicarsi.
Definiz: §. VII. Non sapere quante dita si ha nelle mani; vale Non saper quello, che doverebbe sapere ognuno. Lat. ne tria quidem Stesichori novit. Gr.οὔτε τά τρία στησικόρου γινώσκει.
Esempio: Bocc. lett. Pin. Ross. 274. I quali tutti ricercando, non si troverrà sappiano annoverare quante dita abbiano nelle mani.
Definiz: §. VIII. Non ardire alzare, o levare il dito, o Non potere alzare, o levare il dito: vale Vivere con timore, e non ardire di far però novità. Lat. ne digitum quidem exerere posse.
Esempio: M. V. 10. 59. Ma perchè il Legato gli aveva sopra il capo il castello di S. Arcangiolo, non osava levare il dito.
Definiz: §. IX. Avere alcuna cosa su per le dita, o su per le punte delle dita; dicesi del Saperla benissimo. Lat. in numerato habere.
Esempio: Varch. giuoc. Pitt. Che fosse necessario mostrar di sapere queste cose più leggieri, ed averle, come noi diciamo, su per le dita.
Esempio: Malm. 6. 9. Che l'ha su per le punte delle dita.
Definiz: §. X. Mordersi il dito di che che sia: dicesi per lo più per Pentirsi con rabbia, e con dolore di non aver fatto checchessia; e talora Minacciare di vendicarsi. Lat. mordere labrum. Gr. ὀδάξ ἐν χείλεσι φύειν, Omer.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 58. E mordendosi il dito a Macon giura Di vendicarsi con buona misura.
Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 5. Ella si morse un dito, Come fa chi vendetta altrui minaccia.
Esempio: E Buon. Fier. 4. 1. 1. E dassi al diavol, mordesi le dita, Divertisce di nuovo, e pur di nuovo Ritorna a bomba.
Definiz: §. XI. Toccare il ciel col dito, si dice dell'Ottenere cosa, o reputata sopra i suo' meriti, o fuor del suo credere, o oltre il suo desiderio. Lat. digito coelum attingere.
Esempio: Morg. 22. 192. L'Arpalista toccava il ciel col dito, Poichè trovato avea con chi contendere.
Esempio: Red. Ins. 59. Donai questi piccioni avvelenati dallo scorpione ad un pover uomo, a cui parve toccare il ciel col dito.
Esempio: Libr. son. 13. Ben ti pare aver tocco il ciel col dito.
Definiz: §. XII. Leccarsene le dita, vale Piacer sommamente alcun cibo, e figuratam. checchessia. Lat. digitos lingere. Gr.καθεστίειν δακτίλους δακτύλους.
Esempio: Bern. rim. 46. Che fa che l'uom se ne lecca le dita.
Esempio: E Ber. rim. 57. E quelle torte, Delle quali io mi lecco ancor le dita.
Esempio: Ambr. Cof. 4. 5. Io ti parrei anco uno zucchero Di tre cotte. G. Un po' meno, A. E leccherestite - Ne le dita.
Esempio: Morg. 25. 317. Del qual chi 'l mangia le dita si lecca.
Definiz: §. XIII. In proverb.
Esempio: Varch. Ercol. 57. Quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca, e biasimevole, e da non doverli, ec. riuscire, se gli dice in Firenze: tu armeggi, ec. e' non ti toccherebbe a intignere un dito, se tutto Arno corresse broda.
Definiz: §. XIV. Darsi del dito nell'occhio. Offendere se medesimo.
Esempio: Dant. Conv. 107. Nessuno dee l'amico suo biasimar palesemente; perocchè a se medesimo dà del dito nell'occhio.